Costituito nel 2000 per iniziativa delle società di servizio idrico integrato della zona – ora Acque del Chiampo, Medio Chiampo e Viacqua – è la risposta per assicurare il trasferimento più controllato delle acque depurate ai corsi d’acqua e concorre a salvaguardare il patrimonio idrico sotterraneo.
Arica non si limita a gestire l’impianto di canalizzazione (Collettore). Monitora il rispetto dei limiti per le acque conferite e agisce per farli rispettare. Provvede a trattamenti che concorrono a migliorare la qualità delle acque ricevute e poi scaricate. È parte attiva nei programmi territoriali per ridurre la pressione degli inquinanti sulle acque di superficie.
Nel Veneto il tema PFAS è al centro dell’attenzione, grazie anche alle sollecitazioni dell’opinione pubblica. La Regione ha disposto il monitoraggio sistematico delle acque, avviato iniziative per proteggere le risorse idriche, stabilito normative più stringenti, deliberato programmi per tendere all’obiettivo PFAS zero. Le imprese, all’origine delle immissioni, rispondono.
I gestori dei servizi idrici, cui fanno capo anche i depuratori, concorrono con la Regione e con il Ministero dell’Ambiente a finanziare e attuare i programmi di prevenzione. Sul fronte delle acque reflue è impegnato il Consorzio Arica, che gestisce per conto della Regione Veneto il Collettore del sistema Fratta-Gorzone.